L’industria tessile e dell’abbigliamento è il secondo grande settore più inquinante al mondo, dopo quello del petrolio. Infatti, l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) stima che la produzione di tessuti sia uno dei beni di consumo che influisce maggiormente sul clima: il consumo europeo di vestiti, tappeti, tessuti d’arredo e altri tessili totalizza emissioni corrispondenti a 654 kg di CO2 pro capite all’anno.
In tutto il mondo, l’industria della moda genera circa 20 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno e rappresenta oltre il 10% dei gas serra globali.
La moda circolare, invece, è progettata e realizzata sulla base di un modello di produzione e consumo sostenibile in cui materiali e prodotti vengono recuperati, riciclati e riutilizzati, riducendo gli sprechi e le emissioni.
Tale tipo di economia dovrebbe essere applicata al settore della moda la quale impiega metodi di produzione estremamente rapidi al fine di produrre in serie grosse quantità di vestiti economici ma eleganti realizzati con materiali economici, come il poliestere, che vengono presto buttati via. Questo aspetto è problematico dal momento che ogni anno buttiamo via 300 milioni di capi di abbigliamento e l’80% di questi sono realizzati in poliestere, che impiega fino a 2000 anni per decomporsi.
Applicare i principi dell’economia circolare in questo settore significherebbe invece recuperare, riciclare e riutilizzare quel poliestere invece di buttarlo via. Questo processo genera valore aggiunto in un prodotto, anche per il consumatore, perché trasforma i rifiuti in materiali che possono essere reimmessi nella catena economica. Per questo è fondamentale per il benessere del pianeta che le industrie della moda e del tessile abbraccino, in misura ancora maggiore, l’economia circolare.
Il mondo della moda oggi può fare tendenza non solo sulle passerelle, ma anche nella lotta ai cambiamenti climatici.
Il riutilizzo e il riciclaggio giocheranno in futuro un ruolo più importante nel consumo di tessuti e l’industria e il commercio al dettaglio devono essere disposti ad affinare le proprie esigenze di design.