A distanza di 5 anni dall’Accordo di Parigi, come stabilito, ben 197 Paesi si sono riuniti tra il 31 ottobre e il 12 novembre 2021 a Glasgow, in Scozia, per la “26esima Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici”. L’incontro, organizzato dal Regno Unito in partenariato con l’Italia, in realtà avrebbe dovuto tenersi nel novembre 2020 ma è stato posticipato a causa dell’emergenza Covid-19. I Paesi coinvolti sono stati chiamati a collaborare per rendere operative le decisioni prese durante l’Accordo di Parigi e per accelerare le attività dei singoli Stati volte ad affrontare la crisi climatica, quali ridurre la deforestazione, incrementare l’utilizzo di trasporti elettrici e favorire lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Gli obiettivi finali che ci si propone di perseguire attraverso tali azioni sono, in primo luogo, la riduzione delle emissioni di Co2, da aggiornare ogni cinque anni, al fine di raggiungere la neutralità carbonica nel 2050, e limitare l’aumento della temperatura globale.